Aspirapolvere A Vapore

La scelta dell’aspirapolvere a vapore

I vecchi pulitori a vapore oramai sono solo un lontano ricordo, o al massimo un cimelio del passato riposto in cantina: gli aspirapolvere a vapore moderni sono gli igenizzatori più gettonati in commercio, oggi, grazie alla loro capacità di mantenere standard di pulizia elevati: disinfettano alla pari dei superati pulitori a vapore, ma senza ingombrare così tanto.

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Come funziona?

Si tratta di un elettrodomestico molto versatile, pratico per le pulizie di casa settimanali e nemmeno troppo costoso, rispetto alle sue funzioni. Il suo funzionamento è semplice: attraverso un panno in microfibra, questo aspirapolvere cattura lo sporco, che viene sciolto dal vapore a 100°.

La pressione esercitata, quindi, elimina totalmente i batteri (o per lo meno al 99%, come assicurano tutte le case produttrici di aspirapolvere e scope a vapore) ed il panno raccoglie tutto lo sporco che si è sollevato dalle superfici.

Questo significa che i panni in dotazione avranno un ciclo di vita relativamente breve, per poi essere sostituiti.

Le caratteristiche degli aspirapolvere a vapore

La potenza degli aspirapolvere a vapore è in genere di 1500 watt, poiché devono assicurare una quantità sufficiente di vapore per igienizzare i pavimenti e le superfici dure della casa.

Attenzione a non confondersi, però: con i Watt indichiamo soltanto il consumo di energia dell’attrezzo, mentre con i Watt Air si segnala la vera capacità di aspirazione degli aspirapolvere. Per essere potente abbastanza, un aspirapolvere a vapore deve avere tra i 300 e i 500 watt Air.

Il serbatoio, poi, non dovrebbe mai scendere sotto i 300 ml di capienza, a meno che non si tratti di pulire un monolocale: tutta la comodità di questi aspirapolvere a vapore svanisce se bisogna sempre rimpinguare il serbatoio d’acqua e perdere altro tempo!

Più la casa da pulire è grande, più deve essere capiente il serbatoio, anche a scapito dell’eleganza del modello o degli optional.

Inoltre, è importante poterlo riempire con acqua di rubinetto, quindi deve avere necessariamente un filtro anti-calcare. Importante, a questo fine, è anche che questi aspirapolvere abbiano una caldaia in acciaio inox, per poter sopportare temperature elevate e calcare senza danneggiarsi nel tempo.

Per quanto riguarda il filo, sarebbe bene prendere un aspirapolvere che abbia almeno 4 o 5 metri, per non staccare la spina a ogni cambio stanza…e la spina deve essere italiana, se non si vuol comprare anche un adattatore!

Il peso non dovrebbe mai superare i 7/8 kg, se non ci si vuole affaticare durante la pulizia. L’autonomia dei migliori modelli in circolazione, può essere soddisfacente, ma dipende dalla capienza del serbatoio. Alcuni modelli hanno anche la caratteristica dei 10 secondi extra di vapore, per svuotare il serbatoio una volta terminata l’autonomia.

Questi aspirapolvere sono dotati di due teste, solitamente: una triangolare per infilarsi negli angoli, una rettangolare per i pavimenti liberi da oggetti ingombranti e ostacoli.

Per le altre superfici, ci sono delle bocchette apposite in dotazione. Il vapore è di solito regolabile: innanzitutto bisogna scegliere la quantità giusta da utilizzare, per superfici più o meno sporche; il getto di vapore mirato, poi, è un optional davvero molto comodo per i punti più ostici da pulire, oppure per le macchie ostinate.

Chiaramente, se in casa si hanno diversi tipi di pavimenti, è bene scegliere un’aspirapolvere che abbia il selettore del vapore: questo consentirà di regolare la quantità di vapore emesso, in modo da non danneggiare i parquet delicati ed essere più duri sui pavimenti di marmo o cotto.

Bisognerà acquistare dei ricambi ogni tanto, per lo meno per quanto riguarda i panni in microfibra, oppure del serbatoio dell’acqua che è stato corroso dal calcare; ma questo dovrebbe essere l’unico tipo di manutenzione di cui hanno bisogno.

Quale tipo scegliere? Traino o scopa?

Questo dipende dall’utilizzo che se ne vuole fare. Molte scope a vapore hanno anche la funzione di aspirazione vera e propria, che permette di aspirare prima lo sporco dai pavimenti e poi igienizzare con il vapore a 100°, tutto in un solo gesto.

È una funzione davvero molto comoda, ma se si punta prevalentemente solo a sostituire il mocio o lo straccio, meglio scegliere un aspirapolvere a traino.

Le scope a vapore, infatti, per assicurare un serbatoio abbastanza capiente, sono comunque sufficientemente voluminose, quel tanto che basta da non arrivare sotto i divani o negli spazi stretti.

Meglio, poi, optare per un modello che abbia anche la bocchetta piccola per il valore: in questo modo si potranno pulire anche i forni e le superfici più ostiche, verticali o curve che siano. Anche i divani ed i tappeti possono essere igienizzati a vapore con questa bocchetta specifica.

Vantaggi e svantaggi

Chiaramente gli aspirapolvere a vapore costano un po’ più di quelli classici.

Ma bisogna tener conto che non svolgono soltanto la funzione di aspirazione classica, ma sono dei veri e propri igienizzatori per i pavimenti. Sono ingombranti, è vero, ma guardano un po’ più a fondo si può capire che i vantaggi sono molti di più: sostituiscono il mocio e i detersivi, e questo basti.

Perché i detersivi per la maggior parte dei casi sono tossici, nonostante il loro gradevole profumo; perché togliere completamente un detersivo dal pavimento durante il lavaggio significherebbe sciacquare almeno 3 o 4 volte con acqua sempre pulita, e questo costa troppa fatica, quindi i pavimenti restano comunque impregnati di queste sostanze perennemente; perché le fughe delle mattonelle e tutti gli angoli più acuti rimarranno sempre neri con il mocio e il detersivo, ma con il getto di vapore a 100° non potranno fare altro che tornare a splendere, dopo pochi lavaggi.

Dopo qualche giorno, l’intera aria di casa cambia e si rinnova, l’odore di pulito diventerà inebriante.

Last update on 2022-02-14 / Affiliate links / Images from Amazon Product Advertising API

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